“Il pescatore amico di zio Francesco ci ha regalato queste due belle aragoste… io le farei per cena, che ne dici?”
mi chiese zia Giorgina mentre sollevava in aria un’aragosta viva che agitava le zampe. “Si!” esclamai d’impeto. Poi
pensai alle modalità della preparazione e rabbrividii. “Io però non assisterò! Non mi importa, l’aragosta alla Catalana
non sarà mai tra le mie specialità come cuoca!” dichiarai risolutamente.
“Chi non cucina non mangia” fu la secca risposta di zia Giorgina.
“Ma veramente… non posso… va contro i miei principi…” continuai sperando di convincerla. Ma non ci fu niante da fare,
per poter assaggiare quella delizia dovetti assistere mia zia, specialmente quando l’aragosta saltò fuori dalla pentola e
si mise a correre per tutta la casa. Ma questa è un’altra storia!
DIFFICOLTA’: ***
PREPARAZIONE: 1 ORA
COTTURA: dipende dalla grandezza dell’aragosta
1 kg di aragoste vive di Alghero
300 gr di cipolle
600 gr di pomodori
1/3 di lt. di olio extra vergine
succo di limoni
sale e pepe nero macinato
Affettare le cipolle e metterle in acqua per qualche ora. Tagliare i pomodori a spicchi.
Bollire l’aragosta e tagliarla a pezzi con un trinciapollo. La durata della cottura varia in proporzione al peso.
Sbattere con la frusta l’olio e il succo di limone e aggiungere sale e pepe nero macinato.
Mettere in una pirofila uno strato di pomodori con le cipolle e versare sopra parte dell’emulsione.
Adagiare i pezzi dell’aragosta sui pomodori e terminare con l’emulsione rimasta.
…E BON APPETIT!